L'inutilizzabilità della prova nelle recenti iniziative legislative e nelle prospettive di riforma

Data inizio
1 luglio 2002
Durata (mesi) 
12
Dipartimenti
Scienze Giuridiche
Responsabili (o referenti locali)
Presutti Adonella
Parole chiave
Inutilizzabilità, prova, riforme

Oggetto di studio è l'inutilizzabilità della prova, categoria concettuale non del tutto sconosciuta al codice di rito penale del 1930, ma configurata quale autonoma sanzione per le prove assunte contra legem nel sistema processuale vigente.
La sua coerenza con l'impianto accusatorio del nuovo processo penale e la sua funzionalità alla affermazione di un regime di legalità in ambito probatorio non hanno, tuttavia, impedito interpretazioni giurisprudenziali, connotate da una certa ambiguità, in particolare sotto il profilo della individuazione dei presupposti di questa specie di invalidità. Soprattutto non hanno trattenuto il più recente legislatore (v. la 1. 5 ottobre 2001, n. 367 in tema di rogatorie internazionali nonché le proposte di legge, rispettivamente, presentate il 5 luglio 2001- Atto Parlamentare C 1225 – e il 23 gennaio 2002- Atto Parlamentare C 2217) dall'assegnare alla inutilizzabilità una singolare area applicativa, riferita anche ad ipotesi di semplice irritualità della prova proprio nel momento in cui i principi del processo accusatorio hanno ricevuto consacrazione costituzionale (art. 111).
 

Enti finanziatori:

Ateneo
Finanziamento: assegnato e gestito dal Dipartimento

Partecipanti al progetto

Aree di ricerca coinvolte dal progetto
Criminal Procedure
Pubblicazioni
Titolo Autori Anno
Legge sulle rogatorie internazionali e inutilizzabilità della prova Presutti, Adonella 2003

Attività

Strutture

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