PRIN 2009 VAL-POS: La disciplina dell’esercizio delle funzioni dell’ISVAP tra potere pubblicistico e libertà private

Data inizio
1 gennaio 2011
Durata (mesi) 
24
Dipartimenti
Scienze Giuridiche
Responsabili (o referenti locali)
Sala Giovanni Antonio

Prin 2009 Valutato postivamente

L’attività assicurativa in Italia sin dall’inizio del Novecento è stata assoggettata ad una vigilanza pubblica che ha riguardato sia il contratto di assicurazione, per sopperire allo squilibrio di potere negoziale tra le parti, sia alla stessa impresa di assicurazione, per garantirne la stabilità e la solvibilità.

Il modello di intervento pubblico nel mercato assicurativo è molto cambiato nel tempo, anche e soprattutto sulla spinta del diritto comunitario. In particolare, è progressivamente venuta meno la soggezione dell’attività di controllo e di vigilanza al generale potere di indirizzo politico governativo. Fino all’affermazione, posta con il d.P.R. n. 385 del 1994, secondo cui l’ISVAP esercita le funzioni di controllo e vigilanza «in piena autonomia giuridica, patrimoniale, contabile, organizzativa e gestionale e nel rispetto esclusivo del proprio ordinamento».

Ma soprattutto le attribuzioni dell’ISVAP vengono progressivamente ampliate, fino a ricomprendere, per quanto specificamente interessa al fini del presente progetto, il potere di impartire disposizioni in materia di determinazione delle tariffe.

In seguito ai successivi interventi normativi, l’ISVAP assurge al rango di vera e propria autorità amministrativa indipendente. A tale carattere si accompagna il porsi di tale istituto al centro di una fitta trama di scambi conoscitivi, di accordi di cooperazione e, soprattutto per quanto interessa ai fini del presente progetto, di relazioni con le istituzioni comunitarie.

La natura dell’ISVAP , delle funzioni pubblicistiche ad essa attribuite nonché l’intreccio di queste con l’ordinamento comunitario rendono ragione della problematicità di una ricostruzione sistematica del regime giuridico applicabile alle varie funzioni esercitate, a partire dalle regole applicabili ai procedimenti amministrativi necessariamente preordinati all’assunzione delle determinazioni dell’Autorità.

L’esame delle discipline legislative e regolamentari vigenti mostra la molteplicità ed eterogeneità dei procedimenti amministrativi svolti dall’ISVAP. In alcuni casi sono rinvenibili espressi richiami ai principi di cui alla legge n. 241 del 1990, in altri casi i procedimenti sono disciplinati in tutte le loro fasi, con particolare attenzione alle garanzie di partecipazione e del contraddittorio.

Deve dunque essere affrontato in via di ricostruzione sistematica il tema dell’applicazione dei principi della legge n. 241 del 1990 alla varietà dei procedimenti da svolgersi da parte dell’ISVAP.

L’analisi del regime giuridico dei procedimenti amministrativi che si svolgono davanti all’ISVAP deve tenere conto anche dei principi procedimentali espressi dal diritto comunitario, non solo per il richiamo espresso ai principi del diritto comunitario dell’art. 1 della stessa legge 241 dal 1990, ma anche perché l’ISVAP opera in un contesto organizzativo e funzionale disciplinato anche dal diritto comunitario, con una rete di rapporto che in parte fanno capo direttamente alle istituzioni europee.

Tale analisi deve essere condotta alla luce della consapevolezza dello stretto rapporto che esiste tra momento organizzativo e momento funzionale dell’azione amministrativa, nel senso che un nuovo modello organizzativo comporta delle conseguenze in termini di mutamento della concezione delle funzioni amministrative e dei modi del loro esercizio

Enti finanziatori:

PRIN VALUTATO POSITIVAMENTE
Finanziamento: assegnato e gestito dal Dipartimento

Partecipanti al progetto

Jacopo Bercelli
Professore associato
Francesco Monici
Aree di ricerca coinvolte dal progetto
Administrative Law

Attività

Strutture

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