Oggetto della ricerca è la disciplina delle limitazioni della libertà personale (misure precautelari e misure cautelari) previste nell’ambito del processo penale minorile. Per l’imputato minorenne sono configurate particolari tipologie di misure e specifiche regole applicative; a queste si aggiunge un rinvio alle disposizioni del codice di rito riferite all’imputato adulto; queste trovano applicazione per quanto non espressamente stabilito e sempre previa verifica di loro compatibilità con le caratteristiche del processo minorile. Restano fermi due principi generali: anzitutto, la loro applicazione è sempre facoltativa; in secondo luogo, occorre salvaguardare la personalità del minorenne imputato. Si tratta della disciplina che più di ogni altra si è prestata ad accreditare la convinzione che il rito minorile debba svolgere anche una funzione pedagogica: in questo senso hanno orientato i numerosi riferimenti alle “esigenze educative del minorenne” contemplati nelle sue previsioni.