PRIN 2007 -  Formazione dello Stato moderno e secolarizzazione: teorie di giuristi e pratiche di governo tra Francia, Olanda e Italia (XVI-XVIII secolo).

Data inizio
23 settembre 2008
Durata (mesi) 
24
Dipartimenti
Scienze Giuridiche
Responsabili (o referenti locali)
Rossi Giovanni

PRIN 2007 -  Formazione dello Stato moderno e secolarizzazione: teorie di giuristi e pratiche di governo tra Francia, Olanda e Italia (XVI-XVIII secolo).

La ricerca intende approfondire il tema della formazione dello stato moderno in relazione alla affermazione del fenomeno della secolarizzazione. L'ipotesi dalla quale muove la ricerca mira cioè a verificare l'esistenza di una connessione stretta tra l'emergere della figura di un princeps nuovo rispetto al Medioevo, dotato di maggiori poteri e con la precisa volontà di tendere verso un potere assoluto, instaurato e conservato anzitutto mediante il monopolio della attività di produzione del diritto, e la separazione sempre più netta della sfera del potere secolare da quella della vita religiosa. Il quesito ulteriore riguarda la configurabilità di un rapporto biunivoco tra i due fenomeni, in termini di reciproca influenza: il moderno sovrano assoluto può occupare il centro della scena politica anche perché resosi autonomo dal potere spirituale e, per converso, la secolarizzazione procede spedita sulla scia dell'irrobustirsi della struttura statuale, in contraddizine con la tradizione medievale.
In particolare, l'aspetto specifico ed innovativo della ricerca consiste nel cercare testimonianza di ciò nella consapevole teorizzazione dottrinale compiuta in merito dai giuristi della prima età moderna. Oggetto di indagine sarà infatti la letteratura giuridica e anzitutto le opere di alcuni importanti giuristi cinque-secenteschi attivi in quelle realtà europee dove la fisionomia dello Stato moderno si mostra precocemente: nella Francia teatro delle guerre di religione ed in Olanda. Nel primo caso saranno studiati soprattutto Jean Bodin e Pierre Grégoire (quali esponenti significativi di un movimento scientifico ben più ampio), nel secondo l'attenzione si concentrerà su Ugo Grozio.
In II luogo, appare importante procedere ad una comparazione con la situazione giuridico-politica italiana, per verificare la fondatezza dell'ipotesi di lavoro in una realtà diversa e per certi aspetti opposta, nella quale accanto alla esperienza originale della Repubblica di Venezia, che persegue precocemente una politica di netta autonomia dalla Chiesa cattolica, coesiste quella dello Stato pontificio, che vede coincidere il sovrano temporale ed il capo della Chiesa. Paolo Sarpi e Giovan Battista De Luca sono stati individuati quali giuristi emblematici di queste due diverse realtà.
In III luogo, la figura di Carlantonio Pilati, nel pieno Settecento, appare interessante perché riassume molti dei temi precedenti: si tratta infatti di un giurista che prende a modello la realtà statuale secolarizzata d'oltralpe (olandese in particolare) per proporre all'Italia una riforma radicale che ha come fulcro l'abolizione del potere temporale della Chiesa e la netta distinzione della sfera religiosa da quella del governo della cosa pubblica.

Enti finanziatori:

MIUR - PRIN
Finanziamento: assegnato e gestito dal Dipartimento
Programma: COFIN - Progetti di Ricerca di Interesse Nazionale

Partecipanti al progetto

Andrea Marchisello
Cecilia Pedrazza Gorlero
Professore associato
Giovanni Rossi
Professore ordinario

Collaboratori esterni

Stefano Barbacetto
Università degli studi di Trento dottorando
Aree di ricerca coinvolte dal progetto
History of Law

Attività

Strutture

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