Il progetto EPAPFR (European platform for the access to personal and familial rights, vale a dire una piattaforma europea per la tutela delle relazioni familiari) nasce dalla necessità di tutelare i “soggetti deboli” presenti all’interno dei paesi partner, coloro i quali sono interessati dai flussi migratori che riguardano l’Europa, in particolare donne migranti, minori stranieri soprattutto non accompagnati, e rifugiati. Il progetto si propone di approfondire, anche tramite la redazione di un questionario, lo studio degli strumenti esistenti, quali i regolamenti dell’Unione europea e le convenzioni internazionali in materia di famiglia, anche al fine di aumentare la consapevolezza di tali soggetti riguardo ai loro diritti e alle forme di tutela predisposte a livello internazionale.
L’obiettivo è ottenere una maggiore collaborazione tra i soggetti istituzionali e gli operatori giuridici, medici, del volontariato e della società civile in generale, chiamati ad intervenire all’interno degli Stati coinvolti nella gestione dei suddetti fenomeni. In tal modo sarà possibile realizzare un vero e proprio network, grazie al quale favorire un coordinamento più efficace tra gli operatori in ambito giuridico e dei servizi sociali e la loro reperibilità da parte dei “soggetti deboli”.
L’Ateneo veronese è partner insieme a Université Jean Moulin Lyon III (Francia), International Social Service-Bulgaria, Université de Liege (Belgio), Association pour le droit des étrangers (Belgio), Deutsches Institut für Jugendhilfe und Familienrecht (Germania) e Association Femmes Informations Juridiques Internationales Rhône-Alpes (Francia), capofila del progetto.