La ricerca ha già prodotto un primo risultato. Si tratta di un articolo pubblicato sulla Rivista Quaderni Costituzionali n. 2 del 2008 con il titolo "L'attuazione giudiziaria dei diritti costituzionali". Il contributo aveva lo scopo di segnalare l'esistenza, i lineamenti e le numerose implicazioni per gli studiosi di diritto costituzionale di un recente ma ormai consolidato orientamento giurisprudenziale, già ben noto ai civilisti, che introduce alcune importanti novità in materia di protezione dei diritti fondamentali, quasi supplendo all'assenza nell'ordinamento italiano di un ricorso diretto di costituzionalità, poiché ha come esito finale la creazione di uno strumento generale a disposizione di tutti i giudici - civili, penali e amministrativi - capace di assicurare una tutela minima, di tipo risarcitorio, ai diritti costituzionali anche in assenza del riconoscimento e della protezione da parte del legislatore.
Ora la ricerca si sta volgendo all'obiettivo, più ampio, di dare vita ad uno studio di tipo monografico sull'attuale conformazione dell'ordinamento italiano in tema di garanzia dei diritti dei consociati, il quale presenta, al pari di tutti i più importanti ordinamenti contemporanei, un sempre maggiore attivismo degli organi di garanzia che agiscono attraverso forme giurisdizionali - e quindi, nel nostro caso, della Corte costituzionale e dei giudici comuni - ed una progressiva emarginazione degli organi politici, e che negli ultimi anni registra, come proprio tratto peculiare, una pericolosa tendenza a sovraccaricare di compiti e responsabilità i giudici comuni, con conseguente possibile esautoramento, in questo campo, anche del ruolo della Corte Costituzionale.