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Default Judgments and the Rights of Defence in Brussels I bis Regulation - Decisioni contumaciali e diritto di difesa nel Regolamento Bruxelles I bis (DefaultDecisionDefence)

The principle of mutual recognition is increasingly being questioned by courts. So is the finding of the European Court of Human Rights that in principle the EU offers equivalent protection to that provided for under the European Convention of Human Rights (ECHR) - the Bosphorus presumption, upon which the relationship between the EU legal order and the ECHR is premised.

Procedural systems of many Member States allow the claimant to obtain default judgments without examination of the merits against non-appearing defendants, ensuring a swift and cost effective administration of justice. At the recognition stage, Member States courts are required to verify if “useful” and “effective” remedies are available for the defaulting defendant in the country of origin. Such enquiry is problematic, as information on how local remedies are applied in practice is often unavailable to litigants and courts. Unlike lis pendens rules, Regulation (EU) no 1215/2012 does not provide for the exchange of information between courts of Member States regarding available procedural remedies for the defaulting defendant opposing recognition of default judgments. Also, it is unclear whether recognizing courts are required to verify ex officio if and which remedies are available in the State of origin. This creates an obstacle to the development of the European area of justice and jeopardizes mutual trust.

By clarifying the standard of a useful and effective remedy, which according to Article 45, Regulation 1215/2012 is a condition for the recognition of default judgments, this project focuses on the effects of non-appearance of defendants in civil and commercial proceedings, with a view to improving mutual knowledge and understanding of potential obstacles to the functioning of the European area of justice.

Referenti
Annalisa Ciampi

Giulia Bazzoni
Professore a contratto
Gian Marco Sacchetto
Dottorando
Annalisa Ciampi
Professore ordinario
Alberto Maria Tedoldi
Professore ordinario
Argomento Area di ricerca
Arbitrato internazionale Litigation, Adjudication and Dispute Resolution
Diritti umani Human Rights Law
Diritto del commercio internazionale e degli investimenti International Trade Law
Diritto e letteratura; Storia e diritto internazionale Law not elsewhere classified
Diritto internazionale penale Legal Institutions
Diritto processuale civile Civil Procedure Law
La dottrina italiana di diritto internazionale Legal Theory, Jurisprudence and Legal Interpretation
Migrazioni e diritti umani European Union Law
Organizzazioni internazionali International Law (excl. International Trade Law)
Patrimonio culturale International Law (excl. International Trade Law)
Titolo Responsabili Fonte finanziamento Data inizio Durata (mesi) 
Default Judgments and the Rights of Defence in Brussels I bis Regulation / Decisioni contumaciali e diritto di difesa nel Regolamento Bruxelles I bis (DefaultDecisionDefence) Annalisa Ciampi Ricerca di Base 2017 - assegnato e gestito dal Dipartimento 30/07/2021 30
Nome Descrizione
Neg2Med - Centro di Negoziazione e Mediazione

Decreto Rettorale di istituzione e regolamento del centro di Negoziazione e Mediazione

sito Neg2Med https://neg2med.it/

Denominazione e sede

  1. Il Centro Neg2Med “Negoziazione e Mediazione” dell’Università degli studi di Verona (di seguito denominato Centro), è un Centro Interdipartimentale di Ricerca, Didattica e Servizi istituito con decreto del Rettore, nel rispetto degli artt. 30 e 44 dello Statuto, degli art. 17 e 18 del Regolamento Generale di Ateneo, dell’art. 3 del Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità, e del D.P.R. 382/1980.
  2. Il Centro ha sede presso il Dipartimento di Scienze Giuridiche.

Finalità e durata

1. Il Centro ha per scopo la diffusione e lo sviluppo della cultura della negoziazione e della mediazione come strumento di educazione, prevenzione e gestione dei conflitti sociali.

2. In particolare, la realizzazione di tale scopo transita per le seguenti specifiche finalità:

a) creazione di un centro di riferimento in ambito nazionale e internazionale – anche attraverso la promozione di accordi/convenzioni con altri atenei, enti, ordini professionali, organismi di mediazione e associazioni di professionisti locali, nazionali e internazionali – finalizzato allo sviluppo della ricerca sui meccanismi di accesso alla giustizia e, in particolare, sui metodi alternativi di risoluzione delle controversie, nonché allo sviluppo dell’alta formazione nel campo della negoziazione e della mediazione;

b) promozione della pubblicazione dei risultati dell’attività di ricerca;

c) promozione di convenzioni e protocolli d’intesa con enti locali, nazionali e internazionali, finalizzati alla ricerca degli strumenti conciliativi presenti nella tradizione giuridica italiana;

d) promozione delle potenzialità di didattica di competenza delle strutture interessate e, più ampiamente, dell’Ateneo attraverso l’elaborazione e lo sviluppo di un’offerta didattica multidisciplinare innovativa e di una specifica identità metodologica del Centro in materia di insegnamento e applicazione delle tecniche di negoziazione e mediazione;

e) attivazione di laboratori, in presenza e/o virtuali, finalizzati al supporto delle attività di ricerca e di didattica, supervisione ed erogazione di un servizio di mediazione, con la finalità di: - incrementare le occasioni per la cittadinanza di sperimentare tale strumento; - favorire un accesso più equo alla giustizia; - offrire concrete prospettive professionali grazie alla rete di contatti del Centro stesso.

f) stimolazione e implementazione di processi di law in action mediante la sperimentazione e l’elaborazione di prassi, protocolli di intesa e proposte di interventi normativi in materia di negoziazione e mediazione;

g) promozione di iniziative in materia di mediazione scolastica, interculturale, comunitaria nonché civile e commerciale, in ambito nazionale e internazionale, attraverso la stipulazione di convenzioni con istituti scolastici, con enti locali, associazioni nazionali e internazionali.

Attività

Strutture

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