Il corso approfondisce l’evoluzione della scienza giuridica italiana postunitaria, mettendo in evidenza il difficile ruolo del giurista tra Otto e Novecento, stretto tra un’accelerata evoluzione sociale ed economica e la presenza sempre più condizionante e pervasiva della legge statale.
Tale analisi verrà condotta con attenzione alla più ampia circolazione di modelli giuridici presente a livello europeo, sia sul versante francese che su quello tedesco; sarà evidenziata inoltre l’accentuata coralità che vede ad uno stesso tavolo di lavoro specialisti di diverse branche del diritto, con diverse competenze ed interessi. Ciò consentirà anche di metter a fuoco il progressivo autonomizzarsi di alcuni ambiti normativi (diritto commerciale, diritto del lavoro, procedura civile) ma al contempo il persistere di una fondamentale unitarietà di oggetto e di metodo della scienza giuridica.
PARTE I-SCIENZA GIURIDICA ITALIANA FRA 1860 E 1930.
Nella prima parte del corso s’intende analizzare la formazione della scienza giuridica italiana fra 1860 e 1945. particolare attenzione sarà dedicata al rapporto fra Stato, legge e diritto nell’interpretazione dei più rappresentativi giuristi dell’epoca.
PARTE II-SCIENZA GIURIDICA ITALIANA FRA 1930 E 1955.
La seconda parte del corso è dedicata allo studio della “crisi” della scienza giuridica italiana a seguito del conflitto mondiale. Particolare attenzione sarà dedicata al dibattito dottrinale intorno alla redazione della Costituzione italiana e alla definizione di nuovo ordine giuridico
Autore | Titolo | Casa editrice | Anno | ISBN | Note |
P. GROSSI | Scienza giuridica italiana. Un profilo storico 1860-1950 | Giuffrè - Milano | 2000 |
L’esame si svolgerà in forma orale.
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