L’insegnamento ha l’obbiettivo di far acquisire: - la capacità di analisi e comprensione del contesto normativo, del ruolo istituzionale, dell’organizzazione e delle funzioni delle regioni e degli enti locali, in relazione alla tutela dei diversi interessi in gioco, pubblici e privati, riferibili in specie anche ai cittadini e agli utenti dei servizi pubblici; - la capacità di impostare in forma scritta e orale questioni giuridiche attinenti alle principali tematiche della materia con riferimento sia all’organizzazione delle istituzioni che alle azioni di amministrazione e regolazione, con acquisizione di un lessico disciplinare appropriato e specifico, capacità di formulare giudizi autonomi su fattispecie concrete, e un metodo che consenta l’aggiornamento delle conoscenze, in relazione ad una materia oggetto di continua evoluzione.
Il programma è strutturato in due parti, coordinate tra loro, dedicate rispettivamente alle Regioni e agli Enti locali.
Prima parte: Storia ed evoluzione dei rapporti Stato-regione – La funzione statutaria e legislativa delle Regioni dopo la riforma del Titolo V del 2001 – La potestà legislativa regionale nella giurisprudenza della Corte costituzionale – La funzione amministrativa delle Regioni e il principio di sussidiarietà.
Seconda parte: Il soggetti dell’amministrazione locale – Gli organi – Le funzioni fondamentali del sistema delle autonomie locali. La funzione normativa: statuti e regolamenti degli enti locali – I cittadini e l’amministrazione locale – L’amministrazione locale tra Stato e Regioni.
Modalità didattiche
Le modalità didattiche sono distinte tra studenti frequentanti e non frequentanti.
Con riguardo agli studenti frequentanti, le modalità didattiche consistono in lezioni frontali dedicate alla trasmissione delle nozioni basilari, delle categorie-chiave e degli strumenti applicativi fondamentali; a ciò si aggiungono le esercitazioni con il supporto di pronunce giurisprudenziali particolarmente significative, utili all’implementazione delle conoscenze teoriche. Inoltre, vengono proposte attività di valutazione in itinere dell’apprendimento, mediante l’esposizione in aula da parte degli studenti di casi giurisprudenziali precedentemente analizzati dal docente.
Durante tutto l’anno accademico, inoltre, è disponibile il servizio di ricevimento individuale gestito dal docente, negli orari indicati sulle pagine web (senza necessità di fissare uno specifico appuntamento) e costantemente aggiornati.
Gli studenti frequentanti riceveranno alla prima lezione il calendario completo delle attività didattiche con le date e gli argomenti trattati nelle lezioni di cui viene fornito l’orario, l’aula e l’indicazione dell’eventuale sospensione per motivi accademici del docente.
Con riguardo agli studenti non frequentanti, le modalità didattiche consistono in un supporto del docente ad uno studio manualistico aggiornato. Eventuali ulteriori aggiornamenti saranno resi disponibili in tempo utile allo studente anche mediante avvisi appositamente dedicati.
Il contenuto dei libri di testo, nonché delle lezioni ed esercitazioni tenute in aula è aderente al programma.
TESTI CONSIGLIATI:
R. BIN, G. FALCON (a cura di), Diritto regionale, Il Mulino, ultima edizione.
L. VANDELLI, Il sistema delle autonomie locali, Il Mulino, ultima edizione, limitatamente ai capitoli IV, V, VI, VII, VIII.
Autore | Titolo | Casa editrice | Anno | ISBN | Note |
E. Carloni, F. Cortese | Diritto delle autonomie territoriali | Wolters Kluwer | 2020 |
L’esame si svolge con una prova orale unica, che verte sull’intero programma.
La prova orale unica consiste in un colloquio teso a verificare:
- la profondità e l’ampiezza delle conoscenze maturate;
- la proprietà di linguaggio;
- l’abilità di collegare in forma sistemica le conoscenze acquisite;
- la capacità analitica ed argomentativa.
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