Riscattandola dalla sua tradizionale posizione di subalternità rispetto alla pretesa punitiva dello Stato, la disciplina codicistica vigente valorizza la persona offesa dal reato assegnandole specifici diritti e facoltà. Un significativo rafforzamento del suo ruolo è emerso, in particolare, dalla legge istitutiva della competenza penale del giudice di pace. L'analisi complessiva dell'assetto processuale lascia registrare, tuttavia, lacune e zone d'ombra al punto da indurre il legislatore italiano, sulla scia delle indicazioni provenienti dalla Comunità internazionale (Decisione quadro relativa alla posizione della vittima nel procedimento penale, approvata il 15/3/2001 dal Consiglio dell'Unione europea), ad intraprendere iniziative volte alla realizzazione di una più efficace tutela della vittima del reato (Proposta di "Legge quadro per l'assistenza e la tutela delle vittime del reato", attualmente all'esame del Parlamento).