La complessità del fenomeno giuridico fra Quattrocento e Cinquecento invita, insieme, all'analisi dei suoi tratti esemplari ed alla individuazione degli interpreti che meglio li hanno saputi cogliere e rappresentare. In ragione di ciò, il progetto si articolerà in tre distinti percorsi tematici, per ciascuno dei quali sarà eletto un interprete d'eccezione. Il primo percorso sarà volto ad indagare la natura e l'entità del debito scientifico che strìnge i giuristi moderni al prezioso insegnamento dei Maestri del diritto comune. Un insegnamento che è esemplarmente offerto dal giurista veronese Bartolomeo Cipolla (1420 ca.-1475), riconosciuto fra i più grandi interpreti della Scuola del Commento. Il secondo percorso investirà l'interpretazione del fenomeno giuridico come fenomeno storico, ossia come espressione, necessariamente relativa ed unica, delle fondamentali e particolari esigenze organizzative di una società umana individuata nel tempo e nello spazio. Un'interpretazione che trova vivace rappresentazione nel pensiero del celebre giurista francese Francois Hotman (1524-1590) e, nella specie, nel suo Antitribonian (1567), redatto dall'Autore al fine di liberare il nascente diritto nazionale dalla soggezione alla 'paralizzante' auctoritas del diritto romano giustinianeo. Il terzo percorso ideale completamento dei primi due - sarà, invece, rivolto all'apprezzamento dell'ispirazione sistematica' che alimenta Ì progetti scientifici dei migliori esponenti della scientia iuris rinascimentale. Un'ispirazione particolarmente sentita dal maestro tolosano Pierre Grégoire (1540-1597), e ben rappresentata nel suo De iuris arte, methodo etpraeceptis (1580), sapiente esito di una complessa ed ambiziosa ricerca metodologica.