Verità, certezza e credibilità nella teoria e nella prassi del ragionamento giudiziale. Ricerche di epistemologia giuridica

Data inizio
14 novembre 2006
Durata (mesi) 
48
Dipartimenti
Scienze Giuridiche
Responsabili (o referenti locali)
Fuselli Stefano
Parole chiave
verità, certezza, credibilità, prova, argomentazione, controversia, scienza, decisione

Nel panorama contemporaneo è diffusa la convinzione che ciò che con il processo si ottiene non è la verità, ma non è nemmeno privo di verità, nel senso che il tipo di verità che è accessibile nel processo e mediante il processo è da intendersi come una verità approssimativa o parziale o relativa. Ma in tanto si può parlare di una verità relativa, o approssimativa, o parziale, soltanto in quanto con ciò si adombri l'ideale di una verità assoluta, o definitiva, che nel processo non sarebbe mai attinta. In questa prospettiva quella processuale è una verità relativa non solo perché è rimessa alle condizioni in cui concretamente si esercita l'attività giurisdizionale, ma perché si costituisce sempre in relazione ad un opposto, ossia a qualcosa che le si presenta sin da subito come irraggiungibile. Se la verità processuale è relativa, allora sembra essere del tutto ovvio che lo sia anche la stessa certezza processuale (come ribadito ad esempio da Cass. pen., Sez. Un., 10 luglio - 11 settembre 2002, n. 30328). Tuttavia, qualificando come relativa la certezza non si intende solo che essa è sempre rimessa alle condizioni (storico-empiriche) alle quali avviene l'accertamento, ma che questo non si costituisce se non per l'intervento, continuo e decisivo, di ciò che, mediante il ricorso alla nozione di certezza, si vorrebbe eliminare, ossia si un punto di vista soggettivo. La certezza è, dunque, relativa perché è sempre irriducibile a qualsiasi forma di 'oggettività' e di 'oggettivazione' ed è sempre affetta, in se stessa, da un margine di aleatorietà e di incommensurabilità. La certezza è relativa in quanto è in se stessa rimessa alla presenza del proprio opposto, è in se stessa affetta dalla propria negazione. Le ricadute sono particolarmente evidenti sul piano dell'accertamento del nesso eziologico. Laddove non sembra più possibile approdare a delle leggi la cui capacità di descrivere e prevedere i fenomeni abbia una estensione universale, le correlazioni fra gli eventi non si presentano più con quel carattere di necessità che - secondo una concezione diffusa dal positivismo logico novecentesco - autorizzerebbe ad interpretarle come nessi eziologici. Piuttosto ci si ritrova di fronte (soprattutto in ambito medico) a delle occorrenze che possono essere espresse solo come percentuali e che, quindi, non sono in grado di oltrepassare l'orizzonte della mera probabilità.
Di contro all'ideale, dichiarato ormai definitivamente tramontato, di certezza assoluta - che implica l'impiego di uno schema dì ragionamento di tipo deduttivo - vengono così oggi proposte le nozioni di elevata credibilità razionale o probabilità logica, con il conseguente ricorso agli strumenti della logica induttiva. Il progetto dì ricerca intende indagare i presupposti e i limiti epistemologici del plesso concettuale qui tratteggiato, alla luce delle categorie filosofiche elaborate dalla tradizione e dalla moderna riflessione epistemologica.
- Seminario: ‘La contradizion che nol consente – Trento 1-2. febbraio 2007

-Appunti per un’idea di giustizia – intervento alla tavola rotonda “La forza dell’esempio. L’eroismo normale di Fulvio Croce, avvocato in Torino” Verona, 10 marzo 2008.

- Formazione della prova e metodo retorico , GTR 9, Trento 11-13/06/2009

-Nuove prospettive delal filosofia del diritto, Verona, 25-26 settembre 2010


Enti finanziatori:

Fondo ex 60%
Finanziamento: assegnato e gestito dal Dipartimento

Partecipanti al progetto

Aree di ricerca coinvolte dal progetto
Philosophy and Theory of Law
Pubblicazioni
Titolo Autori Anno
Apparenze. Accertamento giudiziale e prova scientifica Fuselli, Stefano 2008

Attività

Strutture

Condividi