PRIN 2003 - Responsabile Unità Locale Prof. Sergio M. Carbone (Università di Genova)
L’attuale proposta di regolamento costituisce lo sviluppo della proposta francese del 2000 relativa al diritto di visita dei genitori ai figli minori che aveva visto la luce per la necessità di considerare anche le situazioni familiari aventi origine da relazioni al di fuori del matrimonio. La ricerca non potrà pertanto prescindere anche dallo studio della proposta iniziale e delle ragioni che hanno portato ad un ampliamento del campo di applicazione della nuova proposta di regolamento.
Per consentire ciò il progetto verrà suddiviso in più fasi.
Durante la prima si prevedono la ricerca e la raccolta del materiale che ha condotto alla proposta di regolamento oggi in discussione o, eventualmente, al regolamento qualora nelle more della ricerca esso dovesse essere emanato. Saranno pertanto necessari soggiorni all’estero, in particolare a Bruxelles, al fine di poter raccogliere il materiale necessario. Parallelamente si procederà anche alla raccolta dei contributi offerti dalla dottrina dei paesi membri relativi sia alla nuova proposta di regolamento sia al diritto internazionale privato nazionale sia alle convenzioni internazionali in vigore.
Terminata questa prima fase, si procederà all’analisi comparata dei vari testi raccolti al fine di evidenziare le ragioni delle scelte normative sottese. Durante la seconda fase grande spazio sarà altresì dedicato allo studio della dottrina – italiana e straniera – raccolta, onde verificare la compatibilità delle soluzioni accolte dal legislatore comunitario rispetto alle norme di diritto internazionale privato in vigore nei vari paesi membri.
L’analisi avrà anche ad oggetto lo studio delle principali convenzioni internazionali esistenti in materia e in vigore per gli Stati membri, con particolare riguardo a quelle sul legal kidnapping (Convenzioni dell’Aja del 1970 in materia di rimpatrio dei minori, Convenzione dell’Aja del 1980 sugli aspetti civili della sottrazione internazionale di minori e Convenzione europea del Lussemburgo del 1980 in materia di affidamento dei minori e di ristabilimento dell’affidamento), verificando eventuali sovrapposizioni normative, l’eventuale prevalenza del regolamento e il loro residuo campo di applicazione.
A tale proposito l’analisi non potrà prescindere dallo studio della Convenzione dell’Aja del 1996 sulla tutela dei minori non ancora in vigore che interessa sia sotto il profilo delle competenze esterne della Comunità, sia sotto quello del rapporto tra una fonte di origine internazionale e una comunitaria. Gli Stati verrebbero ad essere vincolati da un sistema parallelo costituito dal regolamento allo studio sulla responsabilità parentale e dalla Convenzione dell’Aja in discussione, senza che ad oggi sia ancora definito se procederanno essi stessi alla firma e alla ratifica della convenzione suddetta o la Comunità in nome e per conto loro.
La terza ed ultima fase consisterà nella pubblicazione di un’opera monografica avente ad oggetto i risultati della ricerca effettuata.