Agenti artificiali, opacità tecnologica e distribuzione della responsabilità penale
Anno:
2021
Tipologia prodotto:
Articolo in Rivista
Tipologia ANVUR:
Articolo su rivista
Lingua:
Italiano
Formato:
A Stampa
Referee:
Sì
Nome rivista:
RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO E PROCEDURA PENALE
ISSN Rivista:
2499-281X
Numero o Fascicolo:
1
Intervallo pagine:
83-118
Parole chiave:
agenti artificiali; opacità tecnologica
Breve descrizione dei contenuti:
Il saggio ha lo scopo di verificare se i tradizionali modelli di attribuzione della responsabilità penale siano ancora validi in relazione ad eventi lesivi che derivano dall’agire di un agente artificiale. Dopo aver classificato gli agenti artificiali sulla base dei loro livelli di automazione ed autonomia, si stabilisce se, allo stato attuale, questi possano essere considerati come “autori” di un reato ed essere assogettati ad una pena. Esclusa tale possibilità, si individuano i criteri di attribuzione della responsabilità penale nei confronti di coloro che stanno “dietro” agli agenti artificiali per gli eventi lesivi ad essi connessi. Di seguito si determinano i casi in cui un agente artificiale può essere impiegato come mezzo di esecuzione di un reato o assurgere ad oggetto materiale di un reato. In conclusione, vengono individuate possibili soluzioni per risolvere alcuni dei complessi problemi giuridico-penali connessi con lo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale e la opacità tecnologica che tende a connotarla.
Salvadori, Ivan,
Agenti artificiali, opacità tecnologica e distribuzione della responsabilità penale«RIVISTA ITALIANA DI DIRITTO E PROCEDURA PENALE»
, n. 1
, 2021
, pp. 83-118