I risultati della VQR 2011-2014 confermano la qualità della ricerca del dipartimento di Scienze giuridiche: siamo al 4° posto su 26 dipartimenti di medie dimensioni, con un risultato ponderato complessivo che supera ampiamente la soglia base (rispetto a 1 siamo a 1,16).
Abbiamo sostanzialmente confermato l’ottimo posizionamento ottenuto nella tornata precedente (
VQR 2004-2010), con un lieve margine di miglioramento. Eravamo al 22° posto su 160 dipartimenti e ora siamo al 21° su 167 dipartimenti.
Per quasi la metà dei settori del dipartimento, è ora disponibile la VQR di gruppo, confermando, ancora una volta, l’ottimo posizionamento di alcuni settori, come diritto privato, diritto del lavoro, diritto amministrativo e diritto internazionale. Si tratta dei settori ‘visibili’, perché più numerosi, ma altrettanto rilevanti sono i posizionamenti di numerosi altri settori del dipartimento.
Abbiamo sottoposto a valutazione 106 pubblicazioni: monografie, articoli su riviste, capitoli di libro. Sono stati valutati come Eccellenti ben 11 pubblicazioni. Un numero ampiamente superiore alla media nazionale dell’
area 12, che ci porta a 1,21. Quasi la metà dei prodotti inviati (50) hanno ottenuto la valutazione di Elevato. La valutazione di Discreto è stata attribuita a 38 pubblicazioni. Solo 4 sono stati valutati come Accettabili e 1 solo come Limitato. È stato dichiarato Inammissibile 1 solo prodotto, consapevolmente sottoposto a valutazione pur conoscendone il probabile esito. Abbiamo 2 soli prodotti mancanti. Non per dissenso, incuria o inattività scelta, ma per la lunga malattia di un nostro docente, che purtroppo non è più con noi.
Abbiamo ottenuto ottimi risultati dei cosiddetti ‘addetti in mobilità’ (progressioni di carriera, neo-assunti). Nel nostro ateneo, siamo al primo posto dei dipartimenti con valutazione peer review. E sappiamo bene quanto sia impossibile il confronto con le aree con valutazione bibliometrica, che conoscono già la valutazione dei prodotti al momento del loro invio e possono contare sulla distribuzione interna tra gli autori.
Del resto, come risulta nelle ‘considerazioni finali’ del rapporto dell’
area 12, “il metodo della
peer review si è confermato come quello più idoneo all’area giuridica”. È importante rilevare che “le valutazioni dei prodotti del
GEV 12 sono state in quasi il 35% dei casi concordanti e nel quasi 46% discordanti per una sola classe. Ciò dimostra che, nel complesso, in oltre l’80% dei casi la comunità scientifica di volta in volta coinvolta ha fondamentalmente condiviso le rispettive scelte di merito”.
Donata Gottardi
Direttrice del dipartimento di Scienze giuridiche
(triennio accademico 2015/16 - 2017/18)
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Articolo UnivrMagazine