Il progetto in questione si propone di analizzare i rapporti tra le norme di diritto sostanziale uniforme in materia contrattuale ed il diritto internazionale privato, allo scopo di determinare se il ricorso alla giustizia di diritto internazionale privato vada sempre e comunque preferito al ricorso alle norme di diritto sostanziale uniforme.
La prima parte della ricerca consisterà della raccolta di materiale soprattutto in lingua straniera, dato che all’estero (ad esempio in Austria, Francia, Germania, Paesi Bassi, Stati Uniti) il problema appare essere già stato ampiamente trattato sia dalla dottrina che dalla giurisprudenza nonché dal legislatore (vedi ad esempio art. 3 del Einführungsgesetz zum BGB). Nella seconda parte di questa ricerca si analizzerà il materiale reperito allo scopo di proporre, se possibile, per il contesto italiano una chiave di lettura dei rapporti tra le varie tipologie di discipline ricordate in linea con quella degli altri Paesi esaminati.
Da quanto detto si evince che il progetto in questione si avvarrà di un metodo di analisi combinato, sia di matrice internazionalista, che di matrice comparativa.
Si evince altresì la necessità al fine della raccolta di dati (legislativi, giurisprudenziali e dottrinali) di un periodo di soggiorno all'estero.
La ricerca avrà per oggetto soprattutto le seguenti convenzioni di uniforme: Convenzione dell’Aja dle 1955 sulla legge applicabile ai contratti di vendita internazionale di beni mobili; Convenzione di Ginevra del 1956 sul trasporto di merci su strada; Convenzione di Vienna del 1980 sulla vendita internazionale di beni mobili; Convenzione di Roma del 1980 sulla legge applicabile alle obbligazioni contrattuali; Convenzione di Ottawa del 1988 sul factoring internazionale.
