PRIN 2005 - Per una rifondazione della scienza giuridica: diritto storia e sistema in età umanistica (XV-XVI secolo) tra Italia e Francia

Data inizio
30 gennaio 2006
Durata (mesi) 
24
Dipartimenti
Scienze Giuridiche
Responsabili (o referenti locali)
Rossi Giovanni
Parole chiave
UMANESIMO GIURIDICO FRANCESE,ANDREA ALCIATO,GUILLAUME BUDÉ,IUS COMMUNE,XVI SECOLO,DIRITTO CONSUETUDINARIO,ANDRÉ TIRAQUEAU,BARTHÉLEMY CHASSENEUX

Se le linee di tendenza complessive del movimento giuridico umanistico europeo e francese in particolare sono chiare, ancora molto resta da fare per mettere compiutamente a fuoco l'apporto delle singole personalità di tale movimento, anche attraverso l'analisi ravvicinata di alcune tra le opere più significative che hanno segnato in maniera indelebile il dibattito scientifico dell'epoca ed i suoi ulteriori sviluppi.
Nell'ambito delle linee-guida del progetto nazionale e sulla base anche dei risultati già conseguiti in precedenza dai componenti dell'unità di ricerca, la ricerca mira proprio ad approfondire e circostanziare il ruolo fondamentale giocato dalla riflessione dei giuristi 'culti' in questo momento storico, in dialettica serrata da un lato con la tradizione culturale del diritto comune e dall'altro con la sempre maggiore invadenza del potere regio, di cui si fanno sovente consapevole strumento, pur non mancando i casi di polemica e di critica verso il potere, connessi ai temi della libertà religiosa minacciata e del diffondersi delle confessioni riformate.
Si tratta insomma di riempire almeno alcuni dei molti vuoti della nostra conoscenza relativi alla precisa ricostruzione dei diversi filoni dottrinali che fanno di questo periodo della scienza giuridica uno dei più ricchi e complessi, anche cercando di fornire una più accurata periodizzazione del movimento scientifico culto. Si tratta, al contempo, di valorizzare la dialettica tra teoria e prassi che percorre l'intero periodo considerato, vero motore del cambiamento, focalizzando infine l'attenzione sul persistente pluralismo delle fonti normative ed insieme sulla stratificazione dei corpi sociali e dei ceti professionali che compongono lo stato protomoderno.
1) Un primo obiettivo concerne la messa a fuoco della figura e delle opere di alcuni giuristi operanti tra XV e XVI secolo, appartenenti alla fase del primo recepimento dell'insegnamento umanistico. In tale primo periodo la tensione al sistema appare meno forte e prevalgono le istanze filologiche e storicizzanti, che si confrontano d’altra parte con le esigenze della prassi, ad opera di giuristi che sono sovente magistrati regi. A tal fine si tenterà anzitutto di proporre una lettura aggiornata e di ampio respiro di alcuni aspetti qualificanti delle opere più significative di Guillaume Budè e di Andrea Alciato, riconosciuti battistrada del movimento culto, valorizzando anche il rapporto con i precedenti italiani quattrocenteschi.
2) Un secondo filone di ricerca riguarderà il tentativo compiuto da alcuni di tali giuristi di rappresentare la composita struttura sociale coeva riproponendola in forma ordinata e gerarchica, formalmente statica, mettendo a frutto in tale impresa la loro esperienza e prudentia di giuristi, fornendo una rassicurante immagine di una società composita ma coesa e regolata secondo principi oggettivi, che di lì a poco le guerre di religione incrineranno. Il riferimento privilegiato va sotto questo profilo ad opere quali il il Catalogus gloriae mundi (1520) di Barthélemy Chasseneux e il De nobilitate (1549) di Andrè Tiraqueau, progenitrici del tentativo di lettura onnicomprensiva della realtà sociale e giuridica fornito, in altra temperie storica e con esiti molto più accentuatamente "moderni", da trattazioni "enciclopediche" quali la Republique di Jean Bodin.
3) Ulteriore obiettivo dell'indagine sarà la ricognizione del filone scientifico dai caratteri più decisamente storicistici, volto alla messa a punto di una rilettura della evoluzione giuridica e politica anche recente, fondata tuttavia in primo luogo sul ripensamento della esperienza romana e di quella medievale. Ciò ad opera da un lato di autori capaci di sottoporre a critica il progetto di Giustiniano e la sua realizzazione concreta da parte di Triboniano (celebre l’Antitribonian di Hotman) ma anche, d’altro lato, in virtù di opere di taglio storico-giuridico che si distinguono per la dottrina e l'erudizione sfoggiata dagli autori. In ogni caso, si tratta di opere che rifuggono l'antiquaria fine a se stessa e che, mediante la riflessione sulla storia, pongono al contrario sul tappeto temi e problemi di grande spessore e sovente di grande attualità. Ricordiamo tra gli altri François Baudoin ed il suo programmatico De institutione historiae universae et de eius cum jurisprudentia coniunctione (1561).
4) La ricerca tenterà infine di porre in chiaro i rapporti, proprio nel XVI secolo in via di radicale ridefinizione, tra legge e consuetudine e tra dottrina e consuetudine, attraverso il riferimento alle opere dedicate alla interpretazione delle coutumes regionali ed allo sforzo compiuto dai giuristi di individuare un patrimonio di norme comuni per mezzo di una interpretazione savant tutta tesa a far emergere il nucleo di un droit français di portata nazionale, tessuto di consuetudini antiche ma vivificato dall'apporto indispensabile della scienza, capace di sostituire con efficiacia i contenuti del vecchio diritto comune. In questo senso l'attenzione sarà rivolta ad autori quali Tiraqueau, Chasseneux (con il suo commentario alle consuetudini di Borgogna), Du Moulin (certo il giurista che più di tutti ha fornito un apporto decisivo per la scientificizzazione ed unificazione del droit coutumier fino alla creazione di quel poderoso corpus normativo emblematicamente racchiuso nella raccolta del Grand coutumier general de la France).
La ricerca sulle diverse ma connesse direttrici su indicate sarà svolta in forma individuale dai componenti dell'unità, ma sarà anche riservato uno spazio rilevante a momenti di verifica interni all'unità di ricerca e di confronto pubblico sui risultati del lavoro svolto, mediante l'organizzazione periodica di seminari e convegni, in forma autonoma od entro la cornice di convegni internazionali, quali i meetings annuali della "Renaissance Society of America", secondo una formula già sperimentata con successo nel recente passato dai componenti l'unità di ricerca. L'obiettivo finale sarà quello della pubblicazione dei risultati raggiunti sia in forma di saggio sulle riviste specializzate italiane ed estere, sia di alcuni volumi collettanei, destinati a raccogliere anzitutto le relazioni congressuali svolte dai componenti l'unità di ricerca.

Enti finanziatori:

MIUR - PRIN
Finanziamento: assegnato e gestito dal Dipartimento
Programma: COFIN - Progetti di Ricerca di Interesse Nazionale

Partecipanti al progetto

Andrea Marchisello
Cecilia Pedrazza Gorlero
Professore associato
Giovanni Rossi
Professore ordinario

Collaboratori esterni

Stefano Barbacetto
Università degli studi di Trento dottorando
Aree di ricerca coinvolte dal progetto
History of Law

Attività

Strutture

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