Bando "Giuseppe Giusto Scaligero" 2007 Tip. B
Obiettivo della ricerca é quello di analizzare, anche attraverso una indagine empirica delle tecniche di commissione dei reati cibemetici, le offese agli interessi finanziari delle Comunità europee commesse tramite le nuove tecnologie (si pensi alle frodi e ai falsi informatici, ai danneggiamenti di sistemi di informazione, all'aggiotaggio e riciclaggio on-line, alle intrusioni e accessi abusivi, al phishing e furto d'identità digitale). Nella lotta a questi fenomeni criminosi hanno avuto un peso crescente le fonti sovranazionali, quali le raccomandazioni e convenzioni del Consiglio d'Europa (Racc. R (89) 9, Convenzione cybercrime di Budapest del 2001), le direttive della Comunità europea (in materia di diritto d'autore e commercio elettronico), le decisioni quadro della UE (Decisione Quadro del 24.02.2005 n.2005/222/GAI).Queste istanze di armonizzazione non hanno però impedito ed hanno, anzi, talora incrementato la moltiplicazione di interventi settoriali da parte dei singoli legislatori nazionali dell'Unione. Il secondo passo della ricerca sarà pertanto quello di cogliere l'influenza, su detta produzione normativa, delle fonti internazionali, a partire dal diritto della Comunità e della UE, per allargare poi l'orizzonte al più ampio contesto delle sedi internazionali, considerando anche l'interazione fra loro e con le stesse tradizioni nazionali. A tal fine sarà utile svolgere un'indagine comparativa fra ordinamenti appartenenti ai diversi ceppi giuridici di common law (Inghilterra) e civil law (Austria, Germania, Francia, Belgio, Spagna, Italia), che valorizzando le connessioni, gli elementi comuni e quelli differenziali delle singole fattispecie consenta di dare un certo ordine alla materia. Sulla base di questi elementi costitutivi comuni dei reati cibernetici verranno formulate delle proposte (su modello del Corpus Juris) per il ravvicinamento della legislazione penale europea e la creazione di una sicura società dell'informazione.