Il progetto analizza gli strumenti di tutela offerti dal diritto europeo e internazionale alle imprese venete che investono all'estero. Si tratta sia di investimenti finanziari (o di portafoglio, flussi di capitale che possono concretizzarsi nell’acquisto di obbligazioni, certificati di deposito o buoni del tesoro) che di investimenti produttivi (cd. investimenti diretti all’estero) di imprese venete in territorio straniero. Il progetto si rivolge ai gruppi bancari operativi nel Veneto che gestiscono il flusso di investimenti finanziari e produttivi transnazionali delle imprese venete da e verso il territorio regionale. A questo riguardo, vi è l’interesse del gruppo bancario che finanzia l’impresa di conoscere la normativa che tutela l’investimento nel mercato estero di riferimento. L’interesse è giustificato dalla significativa apertura del Veneto verso l’estero, sia dal punto di vista delle attività di esportazione, con il valore delle esportazioni superiore ad un terzo del Pil (34%) , sia dal punto di vista del trasferimento di attività produttive, quali rami di azienda o filiali, che a loro volta stanno registrando un significativo aumento. Più nello specifico, il progetto si concentra sull’analisi dei flussi di investimenti gestiti dal gruppo bancario Unicredit. Il progetto si propone di raccogliere e analizzare in modo sistematico la normativa che fa da cornice a tali situazioni. La crescita dei flussi degli investimenti non è stata infatti accompagnata a una consapevolezza del quadro normativo in merito. La ricerca si concretizza nella raccolta ragionata degli strumenti giuridici internazionali, europei e nazionali di riferimento sui diversi aspetti che attengono agli investimenti all’estero.
