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La giurisprudenza costituzionale sulle intercettazioni dei parlamentari (a proposito di due casi recenti)  (2024)

Authors:
Ferri, Giampietro
Title:
La giurisprudenza costituzionale sulle intercettazioni dei parlamentari (a proposito di due casi recenti)
Year:
2024
Type of item:
Articolo in Rivista
Tipologia ANVUR:
Articolo su rivista
Language:
Italiano
Format:
A Stampa
Referee:
Name of journal:
LO STATO
ISSN of journal:
2283-6527
Number or Folder:
23
Page numbers:
249-267
Keyword:
intercettazioni, membri del Parlamento, conflitto di attribuzioni tra poteri dello Stato, giurisprudenza costituzionale
Short description of contents:
L’art. 68, comma 3, Cost. richiede l’autorizzazione della Camera di appartenenza «per sottoporre i membri del Parlamento ad intercettazioni, in qualsiasi forma, di conversazioni o comunicazioni». La legge n. 140 del 2003, attuativa dell’art. 68 Cost., prevede un’autorizzazione preventiva per le intercettazioni dirette, disposte nei confronti del parlamentare, e un’autorizzazione successiva per le intercettazioni indirette, disposte nei confronti di terzi, ma coinvolgenti il parlamentare. Secondo la Corte costituzionale, nell’ambito delle intercettazioni indirette, bisogna distinguere fra intercettazioni mirate e intercettazioni casuali. Alle prime, effettuate su utenze di terzi ma avendo di mira il parlamentare, si applica l’art. 68, comma 3, Cost. Alle seconde, invece, che, proprio per l’accidentalità dell’ingresso del parlamentare nell’area di ascolto, non sono riconducibili alla previsione dell’art. 68, comma 3, Cost., si applica l’art. 6, comma 2, della legge n. 140 del 2003. Pertanto, possono essere utilizzate nell’ambito di un procedimento penale qualora la Camera di appartenenza conceda successivamente l’autorizzazione. Dopo avere esaminato la precedente giurisprudenza costituzionale sul tema — secondo cui le intercettazioni devono considerarsi mirate quando il parlamentare sia raffigurato come bersaglio dell’attività di investigazione e risulti concreta e attuale l’ipotesi di un’intrusione nella sua sfera comunicativa —, l’articolo analizza dettagliatamente due recenti sentenze della Corte costituzionale: la n. 157 e la n. 227 del 2023. La prima ha risolto un conflitto di attribuzioni tra la Camera e la Sezione disciplinare del C.S.M., dichiarando che non spettava alla Camera deliberare il diniego dell’autorizzazione all’utilizzo di captazioni informatiche nei confronti dell’on. Cosimo M. Ferri, magistrato ordinario collocato in aspettativa per mandato elettivo e coinvolto in un procedimento disciplinare. La seconda ha risolto un conflitto di attribuzioni tra il Senato e la magistratura penale, dichiarando che non spettava a quest’ultima effettuare e utilizzare le intercettazioni a carico del sen. Stefano Esposito. Si tratta, dunque, di decisioni di segno opposto. Tuttavia, considerata la diversità dei casi, non possono ritenersi contraddittorie.
Product ID:
142952
Handle IRIS:
11562/1146667
Last Modified:
March 20, 2025
Bibliographic citation:
Ferri, Giampietro, La giurisprudenza costituzionale sulle intercettazioni dei parlamentari (a proposito di due casi recenti) «LO STATO» , n. 232024pp. 249-267

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