Il contributo si occupa essenzialmente del procedimento di revisione costituzionale in corso di svolgimento per l'approvazione del disegno di legge costituzionale del Governo n. 1917, recante «Norme in materia di ordinamento giurisdizionale e di istituzione della Corte disciplinare», che sembra confermare quella tendenza all'affievolimento della rigidità costituzionale in atto dopo il passaggio dalla prima alla seconda fase dell'esperienza repubblicana. La Costituzione, considerata un tempo modificabile solo attraverso la "strada maestra" dell'approvazione della seconda deliberazione legislativa a maggioranza dei due terzi, attestante l'accordo tra la maggioranza e l'opposizione, è entrata nella disponibilità della maggioranza governativa, aprendosi così la "strada secondaria" dell'approvazione a maggioranza assoluta. Di qui la prospettiva del referendum popolare previsto dall'art. 138 Cost., alla quale sono dedicate le considerazioni finali.
Note:
Il contributo riproduce, con qualche modifica e adattamento, l'Introduzione al Convegno telematico «La riforma costituzionale della magistratura», organizzato dall'Università di Verona e svoltosi il 4 aprile 2025. Al Convegno hanno partecipato: Ennio Amodio (Professore emerito di diritto processuale penale nell'Università di Milano), Giampietro Ferri (Professore ordinario di Diritto costituzionale e pubblico nell'Università di Verona), Mario Patrono (Professore emerito di Diritto pubblico comparato ed europeo nell'Università di Roma «La Sapienza» - già componente del C.S.M.), Nello Rossi (Direttore di Questione Giustizia - già componente del C.S.M.), Giovanni Verde (Professore emerito di Diritto processuale civile presso la LUISS Guido Carli di Roma - già Vice Presidente del C.S.M.) e Michele Vietti (Professore straordinario di Diritto dell'economia nell'Università LUMSA di Roma, già Vice Presidente del C.S.M., già Presidente della Commissione ministeriale di studio incaricata di predisporre un progetto di riforma dell'ordinamento giudiziario). Responsabile scientifico: Prof. Giampietro Ferri.